Era il 2015 quando Tesla divenne la prima casa automobilistica a presentare sul mercato un prodotto utile per favorire l’accumulo di energia domestica. Il suo gioiellino si chiamava, e si chiama ancora, Powerwall. A distanza di un paio di anni questa iniziativa ha scosso il settore e ha portato altre case automobilistiche a proporre la propria personale soluzione. Dopo attente ricerche legate proprio alla mobilità elettrica e al sistema di accumulo, anche Mercedes, BMW e Nissan hanno deciso di scendere in pista. Oggi invece è il turno di Renault, che annuncia la sua collaborazione con Powervault. L’idea è quella di fabbricare un sistema di accumulo per appartamenti dei cittadini europei, dove le batterie arriveranno dalle Renault Zoe, e quindi saranno di seconda mano.
L’iniziativa Renault per le batterie di accumulo
Il progetto Renault è quello di non creare batterie nuove, realizzate appositamente per questo scopo. Si andrà invece a sfruttare una serie di pacchi di accumulatori che sono ormai considerati poco efficienti per le automobili. Pur non garantendo la ricarica corretta per un veicolo, la loro potenza è ancora così tanta da favorire l’accumulo per le abitazioni. In questo modo si prolunga l’uso di questi accessori prima di procedere al riciclaggio finale.
Renault, per la vendita delle sue Zoe, ha scelto di offrire la batteria a noleggio a fronte di un canone mensile da pagare. In questo modo però la proprietà resta di casa Renault. Tra poco tempo le oltre 100.000 auto elettriche con batterie a noleggio saranno sostituite da una nuova versione da 41 kWh. E che cosa si può fare con l’enorme quantità di batterie ancora qualitativamente valide? Ecco che arriva l’idea: saranno trasformate in Powervault!
Il riciclo delle batterie e le polemiche
Il riciclo delle batterie usate per auto elettriche è un argomento che crea non poca polemica. Ma in realtà si tratta di un comportamento già adottato da BMW, così da prolungare la vita delle batterie, permettendo soprattutto agli utenti di risparmiare. Usando numeri e percentuali possiamo dire che i clienti del Powervault potranno avere un risparmio del 30% garantendosi però prestazioni di ottimo livello.
Al momento il progetto è in fase di prova e le prime 50 unità saranno installate per un test in Gran Bretagna. Così sarà valutato il reale funzionamento dei Powervault di Renault. Nel giro di poco tempo saranno poi distribuite in modo globale in tutta l’Europa. Sì, non sarà mai come un Powerwall Tesla, ma il lavoro svolto è identico e l’installazione sarà più economica.