La Finestra Intelligente che si Oscura e produce Energia Elettrica

Esiste una particolare finestra intelligente, presentata dal National Renewable Energy Laboratory (NREL), che potrebbe ridurre i consumi di energia elettrica. Come? La finestra in questione è un prototipo che sfrutta un pannello di “vetro” che riesce a diventare opaco, così da ridurre l’irraggiamento solare proprio durante quei momenti della giornata in cui si vivono le ore più calde.

E’ presto detto che i vantaggi possono quindi essere due: da un lato si possono tenere fresche case ed edifici nelle stagioni più calde. Dall’altro lato invece è importante non tralasciare un fattore basic: nel preciso momento in cui il pannello diventa opaco, riesce a produrre energia elettrica ricavata dalla luce del sole.

La smart window: le caratteristiche

Per capire la grandezza di questa finestra smart bisogna partire dal suo pannello, impiegato proprio per rendere uniche le caratteristiche ti questa grande innovazione. Si basa su un complesso metallico alogenuro dato da pervoskite e metilammina; quando si riscalda il pannello diventa opaco e attiva così le sue particolari funzioni da fotovoltaico. In questa particolare fase, con la dissociazione della metilammina, si innescata dall’irraggiamento solare. Il pannello non sarà più trasparente, con il 68% di trasmittanza nel campo visibile, ma diventerà quindi colorato (-3% di trasmittanza).

Nel preciso momento in cui l’irraggiamento solare viene a interrompersi, con conseguente calo della temperatura, lo strato in “vetro” torna ad assumere la sua forma trasparente. In tale fase specifica viene ripristinato il complesso di metilammina.

Finestra Fotovoltaica

Finestra Fotovoltaica

L’efficienza massima delle finestre intelligenti

Al momento, considerando i prototipi testati, si lavora con piccoli pannelli da 1 centimetro quadrato. Da questi si è scoperto che sono dotati di un’efficienza massima dell’11,3%; la media è quindi di poco superiore al 10%. Si è notato però che a risentire maggiormente dell’uso quotidiano è lo strato assorbente. Le sue prestazioni, infatti, sono crollate in modo vistoso dopo i primi cicli di lavorazione e passaggio tra trasparenza e opacità. Il motivo è legato alla degradazione del perovskite. Per questo, i ricercatori sono occupati proprio sulla ricerca e la soluzione di questa problematica.

Restano ancora aperti un po’ di quesiti e dubbi in merito al suo funzionamento nel lungo periodo, ma il traguardo che si potrà raggiungere è davvero prestigioso. Secondo i dati americani è emerso che il fabbisogno energetico degli Stati Uniti sia pari al 40%, e potrebbe essere tranquillamente soddisfatti con l’utilizzo costante di poco meno di 650.000 metri quadrati di questo vetro smart, che ha una sua efficienza media pari al 5%.

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