Vi è una tematica importante all’interno del decreto Rinnovabili, che interesserà soprattutto tutto quelle persone che hanno intenzione di rendere ecologica la propria casa. A partire dal mese di settembre scorso, si sono svolti una serie di incontri con gli operatori del settore, in modo da poter così apportare modifiche sul testo.
Quest’ultimo è stato poi trasmesso dal ministero dello Sviluppo Economico. Scopriamo quindi che saranno attribuiti degli incentivi per l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici, volti a sostituire le vecchie strutture in eternit e amianto. Si tratta di realtà ancora molto presenti sul nostro territorio nazionale, pur considerando che si tratti di soluzioni nocive e pericolose per la salute dei cittadini.
Come si ottiene l’incentivo
All’interno del decreto non vi è spazio dedicato solo all’energia che viene immessa in rete, ma anche quella che si ottiene con una produzione per l’autoconsumo. Chiunque voglia usare gli incentivi che abbiamo appena citato, sarà opportuno eseguire la rimozione e lo smaltimento dell’amianto seguendo alla lettere una serie di direttive. In particolare parliamo di GSE, il Gestore dei Servizi Energetici. Ogni nuovo impianto, verrà poi premiato con un bonus a parte pari a 12 euro/MWh, che è erogato in modalità e tempi che sono simili a quelli degli incentivi.
Grazie al bonus, si potrà chiamare in causa sia l’eolico che il fotovoltaico, in modo da massimizzare la qualità di energia rinnovabile che è prodotta. Il testo è pronto, sembra che manchi solo la firma e quindi il via libera, considerando che il Ministero dell’Ambiente lo ha già approvato. Saranno presto avviati ben 7 bandi a cui ogni persona potrà accedere, rispettando però i requisiti richiesti, partendo dal 30 novembre 2018. Si considerano solo gli impianti fotovoltaici di nuova costruzione, oppure che vengono potenziati, per arrivare a un valore che sia superiore a 20kW.
Altre agevolazioni da non dimenticare, ma non per tutti
Ovviamente ogni impianto dovrà essere effettuato su costruzioni che abbiano un titolo abilitato. E dovranno rispettare inoltre il divieto di accesso agli incentivi statali, che sono attribuiti per impianti ubicati in area agricola. Vi è poi un’altra agevolazione per il settore immobiliare potrà beneficiare anche di un’ulteriore agevolazione, oltre a quella sul fotovoltaico. Praticamente consiste nell’aumento del 10% di una tariffa incentivante che è giù stata prevista per l’installazione di progetti mini-idroelettrici e mini-eolici. Con questo primo grande passo, il Governo sembra voler prendere finalmente in considerazione il piano nazionale integrato nel rispetto dell’energia e del clima.