Autore: Edoardo Pacetti

La Finestra Intelligente che si Oscura e produce Energia Elettrica

Esiste una particolare finestra intelligente, presentata dal National Renewable Energy Laboratory (NREL), che potrebbe ridurre i consumi di energia elettrica. Come? La finestra in questione è un prototipo che sfrutta un pannello di “vetro” che riesce a diventare opaco, così da ridurre l’irraggiamento solare proprio durante quei momenti della giornata in cui si vivono le ore più calde.

E’ presto detto che i vantaggi possono quindi essere due: da un lato si possono tenere fresche case ed edifici nelle stagioni più calde. Dall’altro lato invece è importante non tralasciare un fattore basic: nel preciso momento in cui il pannello diventa opaco, riesce a produrre energia elettrica ricavata dalla luce del sole.

Tesla: arriva una batteria che salva le città dai black-out

Di promesse ne ha fatte tante, tantissime, ma ancora una volta ha saputo mantenerle tutte. Elon Musk aveva rivelato di voler realizzare, in meno di 100 giorni, una specialissima super batteria che potesse aiutare a garantire l’approvvigionamento energetico dell’Australia del Sud. Come mai? Questa zona, nello specifico, è una delle aree più esposte al rischio di blackout a livello mondiale. Sono trascorsi appena 2 mesi dalla notizia ed ecco che l’ipotesi ha subito preso il via: il patron di Tesla ha ammesso di aver dato il via al primo giro di chiave su questa unità da 100 megawatt.

E’ in assoluto il più grande progetto realizzato da Tesla, non a caso ha attirato l’attenzione di tutto su scala internazionale.

Tesla SEMI: Ecco il nuovo Camion Elettrico di Tesla

L’attenzione ai problemi dell’ambiente è ormai una realtà bene consolidata anche nel mando della auto. Non solo quindi sono ben diffuse nel mercato le versioni ibride a gas e benzina, ma negli ultimi tempi, la tecnologia si è evoluta per il raggiungimento di auto che utilizzassero un energia rinnovabile e totalmente priva di emissioni come quella elettrica. Si sta giungendo quindi a un eliminazione completa del sistema a idrocarburi, come il petrolio e il gas naturale e un approccio a quello che è una forma più economica, funzionale e rispettosa dell’ambiente.

Tale situazione è possibile grazie allo sviluppo della tecnologie delle batterie, con i sistemi a batteria composita che prevedono, non solo una maggiore durata nel tempo, permettendo quindi alle auto di avere un autonomia maggiore, ma anche e soprattutto una ricarica più rapida. Questo permette non solo la creazione di macchine esteticamente eleganti e funzionali, ma anche con motori accattivanti o potenti da poter essere montati su camion.

Fotovoltaico con Accumulo: Cos’è e Come Funziona

Il fotovoltaico con accumulo rappresenta una delle soluzioni più innovative ed efficienti per la produzione di energia rinnovabile. Grazie a un impianto di accumulo, l’energia prodotta dai pannelli solari può essere immagazzinata e utilizzata in un secondo momento, permettendo di ottimizzare l’autosufficienza energetica. Un impianto fotovoltaico con accumulo permette di immagazzinare, come dice il nome stesso, l’energia prodotta dall’impianto con delle apposite batterie ricaricabili, in modo da poterla utilizzare in seguito. Uno dei limiti degli impianti fotovoltaici è che non producono elettricità quando non c’è il sole. Di sera e di notte i consumi elettrici domestici sono comunque ingenti, con luci accese, televisori e computer e altri elettrodomestici come lavatrici e lavastoviglie in funzione. Questo tipo di impianto ti permette quindi di accumulare energia durante il giorno e di utilizzarla poi nel momento del bisogno.

A cosa serve l’accumulo

Un comune impianto fotovoltaico produce più elettricità nelle ore centrali del giorno, quando il sole è più caldo e luminoso. Il problema è che molte case in quelle ore sono vuote, perché gli adulti sono al lavoro o a sbrigare commissioni e i bambini sono a scuola. Di sera o nel tardo pomeriggio, quando tutti tornano a casa, l’impianto produce gradualmente meno energia a causa del tramonto, anche se si tratta del momento in cui i consumi energetici domestici aumentano. Nel tardo pomeriggio si sbrigano le faccende domestiche e si accendono gli elettrodomestici e dopo cena ci si rilassa con televisori, console, computer e quant’altro. Grazie ad un impianto con accumulo puoi immagazzinare l’energia prodotta durante le ore del giorno e non utilizzata, e usarla quando ce n’è più bisogno.

Pannelli Solari Termici per l’Acqua Calda, Tutto Quello che Devi Sapere

Se sei alla ricerca di soluzioni ecosostenibili per la produzione di acqua calda per la tua abitazione, così come per il riscaldamento degli ambenti, l’installazione di pannelli solari termici potrebbe essere la soluzione ideale, che ti consente di risparmiare sulla bolletta sfruttando una fonte di energia alternativa: la radiazione solare.

Il pannello solare termico (noto anche come collettore solare) è un dispositivo che consente di convertire la radiazione solare in energia termica, allo scopo di trasferirla verso un accumulatore termico. In questo accumulatore l’acqua è tenuta ad alte temperature (di solito intorno ai 70/80° centigradi), in modo da potere essere utilizzata in ogni momento per la produzione di acqua calda e per il riscaldamento degli ambienti. Il pannello solare termico è quindi diverso dal pannello fotovoltaico, in quanto nel primo la radazione solare è convertita in energia termica, nel secondo, invece, in energia elettrica.

Prezzi e Costi dei Pannelli Fotovoltaici e per la Realizzazione di un Impianto

Come ben saprai, il costo dell’energia elettrica sta aumentando con il passare del tempo, tanto che le bollette dell’energia elettrica sono diventate sempre più salate ed insostenibili sia per i privati cittadini che per i titolari di piccole e medie imprese che devono sostenere dei costi relativi ai loro impianti di produzione e al mantenimento degli uffici. Qual è la principale soluzione a questo problema? Gli esperti del settore energetico sono convinti che la risposta a questa domanda risieda negli impianti fotovoltaici. Perchè? Quali sono i vantaggi derivanti dall’uso di questi impianti?

Fra i principali, meritano particolare considerazione:

  • un abbattimento dei costi sulla bolletta che, a seconda delle abitudini dell’utilizzatore, può raggiungere l’80 per cento del suo costo, grazie all’autoconsumo dell’impianto che porta alla riduzione delle bollette elettriche;
  • detrazioni fiscali per un periodo di 10 anni;
  • la garanzia di redditività e produttività dell’impianto per un periodo di tempo che può raggiungere i 30 anni;
  • infine, l’ultimo vantaggio per ordine, ma non per importanza, risiede nella possibilità di ammortizzare i costi anche nelle regioni con un minore irraggiamento solare.

Dunque, detto questo, possiamo evincere una sola cosa: l’impianto fotovoltaico non rappresenta un costo, ma un investimento dal grande ritorno economico.

Dimensioni dei Pannelli Fotovoltaici: Ecco le varie Tipologie

Se sei interessato alla realizzazione di un impianto fotovoltaico uno degli aspetti principali da valutare sono la dimensione e la tipologia dei pannelli fotovoltaici che andrai ad utilizzare. Quali sono i tipi di pannello presenti ad oggi sul mercato? Tra i principali, meritano particolare considerazione:

  • i pannelli microcristallini, che sono formati da una cella di silicio caratterizzata da una struttura omogenea e lavorata chimicamente. La cella di un modulo microcristallino è solitamente di forma ottagonale e si caratterizza, grazie al perfetto allineamento degli atomi di silicio, per la sua grade condicibilità, che le garantisce un rendimento tra il 15 ed il 17%;
  • i pannelli policristallini, che si ottengono attraverso il recupero e la rigenrazione del cosiddetto scrap di silicio (ovvero di tutti quelle componenti elettroniche che solitamente vengono scartate) e garantiscono un rendimento che si aggira tra il 14 ed il 16%;

Pulizia dei Pannelli Fotovoltaici e Solari: Consigli e Regole per Effettuarla da Soli o Rivolgendosi ad una Ditta Specializzata

La pulizia dei pannelli solari è fondamentale per garantire la piena efficienza energetica degli impianti fotovoltaici. Tuttavia non è affatto banale e la sua difficoltà varia a seconda della tipologia dell’impianto. Ma cerchiamo di inquadrare meglio la questione. E’ risaputo che l’efficienza dei pannelli solari e fotovoltaici degrada in modo naturale nel corso degli anni al punto che di norma il calo di rendimento viene già considerato nel piano di ammortamento dell’investimento necessario all’installazione. Mantenere pulita la superficie da macchie, depositi di sabbia e polveri ed escrementi di volatili è però una attività indispensabile per contenere gli effetti del degrado nel corso del tempo.

Solar Roof: Ecco il Tetto Fotovoltaico di Tesla con tegole Solari

Solar Roof è il nome del tetto fotovoltaico di Tesla che servirà per alimentare le abitazioni del futuro trasformanto la luce solare in energia elettrica. Lo scopo di questo innovativo tetto è quello di generare energia durante il giorno per accumularla in apposite batterie, anche queste Tesla, per renderla disponibile in caso di necessità, durante la notte o in qualisiasi altro momento. Tutto questo per rendere le abitazioni autonome dal punto di vista energetico.

Il tetto fotovoltaico di Tesla è stato pensato per essere realizzato mediante delle apposite tegole solari in vetro, tegole solari che secondo l’azienda così resistenti che sono dotate di una garanzia illimiata.

Tegole Solari

Le tegole disponibili sono di quattro tipologie: smerigliata, liscia, toscana o in ardesia, queste ultime due saranno disponobili a partire dal 2018. Il vantaggio e la differenza riespetto agli impianti solari tradizionali è che questi pannelli sono invisibili e non rovinano l’estetica della casa, sono infatti indistinguibili da un normale tetto. Puoi anche personalizzare da quantità di elettricità prodotta dall’impianto in base alle tue esigenze energetiche.

Tetto Fotovoltaico Tesla

Tetto Fotovoltaico Tesla

Vi sono infatti due tipologie di tegole in vetro: solari e non solari, entrambe hanno lo stesso aspetto e sono indistinbuibili alla vista. Come dicevamo poco sopra Tesla è così sicura della qualità del suo prodotto in vetro temperato che offre una garanzia “per sempre” o finchè l’abitazione non si regge più in piedi. Le tegole solari Solar Roof infatti sono tre volte più resistenti delle normali tegole. A riprova di ciò Tesla mostra l’impatto di un chicco di grandine di 5 cm di diametro che viaggia a 160 km/h contro le tegole tradizionali e quelle Tesla. Quelle tradizionali si frantumano mentre quella Tesla riporta solo delle leggere ammaccature.

Le tegole hanno dimensioni di 184 mm x 365 mm. Tesla offre una garanzia di produzione di energia di 30 anni e sono adatte per un tetto inclinato dai 14 ai 90 gradi. Le tegole sono certificate per la resistenza alla grandine, resistenza la vetro e resistenza al fuoco.

Tegola Solare

Tegola Solare

Autonomia Energetica

Solar Roof è pensato per essere abbinato con la batteria domestica Tesla Powerwall, la batteria pensata per rendere disponibile l’energia immagazzinata in qualsiasi momento. L’accoppiata di Solar Roof con la Batteria Tesla Powerwall, giunta alla seconda generazione consentirà alle abitazioni del futuro di essere energeticamente autosufficienti.

Convenienza Economica

Ad oggi resta tuttavia difficile valutare la convenienza economica di questa tipologia di investimento, soprattutto se parliamo di sostituire le vecchie tegole con queste. Il prezzo medio a metro quadro per questo tetto è di circa 200 euro. Tale investimento dovrebbe essere ripagato grazie ad una significativa diminuzione della bolletta dell’energia elettrica che potrebbe anche essere azzerata. Il costo ed il risultato finale però dipendono dalla quantità di tegole fotovoltaiche che vengono inserite nella realizzazione del tetto (che ricordiamo, essendo indistinguibili dalle altre il tetto sarà composto da una certa percentuale di tegole solari e da una certa percentuale di tegole “normali” indistinguibile le une dalle altre ad occhio dal basso). Al costo del tetto inoltre deve essere sommato anche il costo per l’acquisto e l’installazione delle batteria Powerwall.

Conclusioni

Tesla promette ai propri clienti un tetto solare bello da vedere, resistente e duraturo nel tempo in grado di fornire l’autosufficienza energetica all’abitazione. Le tegole sono uguali a quelle normali e ciò che ne risulta è un tetto che può essere anche più conveniente rispetto al realizzare un tetto “normale” e aggiungere i pannelli solari sopra. La garanzia di produzione energetica è di 30 anni e la durata delle stesse è finchè la casa sta in piedi. Rimane da capire se il solar roof rimarrà un prodotto di nicchia o avrà un ampio e diffuso successo nei prossimi anni.

Impianto Solare Termodinamico Domestico: Prezzi e Funzionamento

L’impianto solare termodinamico domestico consente di avere acqua calda ed elettricità durante tutto l’anno, tutto il giorno e la notte, qualunque sia il clima all’esterno. Per farlo sfrutta l’energia solare che ricava grazie all’ampio pannello solare termico e alla pompa di calore. A differenza degli altri sistemi che sfruttano l’energia rinnovabile, questo impianto non risente di limitazioni durante l’arco della giornata o quando il clima non è dei migliori, perché utilizza una tecnologia particolare e innovativa. Il motivo per il quale andrebbe scelto come impianto casalingo è che si tratta di un impianto ecologico ed ecosostenibile e che, ricavando energia dal sole, può essere utilizzato in qualsiasi luogo, anche il più impervio da raggiungere con i cavi dell’alta tensione.

Scambio sul Posto: Cos’è e Come Funziona con il Fotovoltaico

Chi decide di investire sulle fonti di energia rinnovabili spesso non riesce a comprendere tutti gli aspetti e le caratteristiche che le contraddistinguono dai normali sistemi di alimentazione. Il fotovoltaico, ad esempio, è probabilmente la forma di energia rinnovabile per uso domestico più diffusa, eppure chi lo adotta non riesce sempre a sfruttare tutti gli incentivi ed i meccanismi ad esso connesso. Uno di questi è il cosiddetto scambio sul posto, una pratica sviluppata negli ultimi anni in Italia che, a causa di continue modifiche normative e di una mancanza di informazioni precise, resta qualcosa di ignoto ai più. Se sei interessato all’argomento, o se sei semplicemente curioso di capire il funzionamento di questo meccanismo, proveremo a fare un po’ di chiarezza sull’argomento.

In cosa consiste lo Scambio sul Posto

Per capire quale meccanismo si nasconde dietro quello che definiamo “scambio sul posto” occorre precisare un passaggio fondamentale, che ti risulterà molto utile se stai pensando di abbracciare l’idea del fotovoltaico per i tuoi consumi domestici. Devi sapere, infatti, che in alcuni momenti della giornata o per una serie di circostanze che dipendono anche dalle abitudini personali, l’energia prodotta dal tuo impianto fotovoltaico spesso è in eccedenza rispetto a quella destinata all’autoconsumo. In una situazione di questo tipo, ovvero in cui l’energia prodotta dall’impianto non trova richiesta nella domanda domestica, essa viene immessa nella rete elettrica e fatturata tramite un contatore di scambio.

Pompa di Calore per Riscaldamento e Condizionamento

La pompa di calore per riscaldamento e condizionamento è un prodotto molto utile durante tutto l’anno. Ovviamente, il primo elemento risulta importante per i periodi più freddi e il secondo per quelli più caldi. Scopri insieme a noi le caratteristiche principali di questo apparecchio, dando un’occhiata al suo funzionamento e valutando la sua eventuale convenienza sotto tutti i punti di vista.

Cos’è una Pompa di Calore

Sempre più persone si affidano ad una pompa di calore al fine di ridurre la propria bolletta di corrente elettrica. L’obiettivo di un dispositivo di questo genere è riuscire a garantire l’aerazione giusta ad un qualsiasi ambiente. Come già accennato in precedenza, stiamo parlando di un macchinario in grado di trasportare un elevato volume di calore, a patto che quest’ultimo venga condotto da una zona dalla temperatura più elevata ad un’altra più bassa. Diverse sono le somiglianze di tale prodotto col ciclo di un tipico circuito chiuso, con una circolazione dell’aria praticamente identica.

Ikea vende batterie per il fotovoltaico: la svolta inglese

Ikea cambia, o meglio si amplia: oltre a proseguire nella vendita di mobili, complementi d’arredo e oggettistica per la casa, ha deciso di vendere accumulatori per l’accumulo di energia. Il colosso svedese della vendita low cost sosterrà quindi le energie rinnovabili per uso domestico. Purtroppo però l’iniziativa per il momento è dedicata solo al mercato britannico. In questo modo ogni cliente potrà facilmente reperire i materiali utili per applicare il fotovoltaico sul tetto di casa.

L’idea Ikea nasce da un progetto in collaborazione con Solar Century, fornitore britannico dei moduli fotovoltaici. Gli accumulatori, batterie agli ioni di litio, saranno disponibili da 3,3 e da 6,5 kWh nominali; potranno essere acquistati separatamente qualora un cliente fosse in possesso di moduli fotovoltaici.

Tegola Solare Tesla: Installato il primo Tetto Solar Roof

Elon Musk è ufficialmente entrato nella storia: il primo tetto solare di casa Tesla è stato finalmente installato. Da ora si può affermare che la nota azienda statunitense punterà tutto sulla creazione di un ecosistema completo. Si potrà così pensare non solo alla produzione ma anche allo storage di energia che sia pulita ed autonoma.

La rivoluzione Tesla di Solar Roof è scesa in campo

Da quando è stato ufficializzato l’acquisto di SolarCity, il CEO di Tesla aveva confermato di voler finalmente puntare tutto sul settore energia. Ed è ciò che ora si sta realizzando con Solar Roof. Si presenta in tutto e per tutto come un tetto fotovoltaico. E’ una copertura per gli edifici che è stata progettata nel modo più completo per riuscire a integrarsi correttamente con la struttura della tua casa. Lo fa attraverso un design discreto e praticamente invisibile. La conferma è arrivata subito dopo l’applicazione dei primi pannelli.

Fotovoltaico fai da te: tutto ciò che ti serve

E’ possibile creare da soli un impianto fotovoltaico? Con grande sorpresa devi sapere che non solo è possibile, ma di seguito troverai tutte le informazioni per farlo. Hai il desiderio di realizzare un impianto fotovoltaico fai da te che funzioni al meglio per la tua casa, oppure per la tua barca? Creandolo da solo potrai ottenere un poco tempo un oggetto che sia sicuro, funzionale e soprattutto economico. E allora vediamo come fare!

Che cosa serve per poter creare un impianto fotovoltaico fai da te?

Questa soluzione è perfetta per chiunque voglia sostenere le energie pulite e rinnovabili, andando soprattutto a risparmiare soldi. Al tempo stesso è una soluzione importante se ami viaggiare, se si sposti in camper, se hai una casa in montagna o una barca a vela. In tutti questi casi si ha l’esigenza di avere una fonte di energia pulita per alimentare ogni dispositivo elettronico.

Si inizia da uno schema che prevede 4 elementi fondamentali:

La prima cosa che ti devi chiedere, per la costruzione di un impianto fotovoltaico fai da te completo, riguarda le dimensioni dell’intero sistema. Per esempio un pannello solare da 40W è grande 62 × 53 cm, ed è ideale per essere installato sul balcone che abbia orientamento a sud.

Inverter Fotovoltaico: cos’è e in che modo funziona

Hai sentito parlare di un inverter fotovoltaico ma non hai sufficienti informazioni in merito al suo funzionamento? Un inverter è dispositivo elettronico che ti permetterà di trasformare una corrente continua (CC), in una corrente alternata (AC). Tutto questo aiuterà ad avere in uscita una data tensione e frequenza. Viene usato per una vasta gamma di soluzioni che prevedono l’uso di energia per poter alimentare un dispositivo che funzioni con la rete dimestica, ovvero a 220Volt (in corrente alternata) con una frequenza pari a 50Hz.

In breve possiamo dire che l’inverter fotovoltaico ha la funzione di convertire la corrente fornita dalle batterie collegate al nostro impianto fotovoltaico in corrente 220 Volt alternata.

Inverter fotovoltaico, come funziona?

Il lavoro base dell’inverter è legato alla non facile trasformazione da CC ad AC, ma al tempo stesso monitora molte altre cose. Da un lato si occupa di invertire la corrente mentre va a controllare l’intero impianto, analizzando vari aspetti. Una delle prime cose che garantisce è la gestione dei moduli fotovoltaici che dovranno funzionare e offrire ottime prestazioni. Il tutto viene messo in relazione all’irraggiamento e alla temperatura. Del resto è l’intero impianto del fotovoltaico a dipendere direttamente dall’irraggiamento che riceve. Come seconda funzione va a controllare la rete pubblica e si assicura che l’impianto sia sempre sicuro.

Contatore ENEL 2.0 Open Meter: aumentano i controlli sulla fornitura

E’ stato presentato il nuovo contatore 2.0 di Enel, si chiama Open Meter e promette di offrire massimo controllo sulla fattura degli utenti. Nel giro di 15 anni saranno gradualmente installati 41 milioni di modelli per un investimento totale di circa 4,3 miliardi di euro. In questo modo gli italiani avranno maggiore consapevolezza in merito all’uso della propria energia, scoprendo così i vantaggi di questo nuovo apparecchio.

Come funziona Open Meter?

La rilevazione dei consumi avviene ogni 15 minuti, sfruttano tariffe personalizzate e operazioni più veloci a livello commerciale. Il contatore offrirà maggiore trasparenza con la possibilità di una lettura precisa veloce dei tuoi consumi. Per monitorare il tuo contatore innovativo ti basterà effettuare un accesso via web o attraverso l’apposita app: in questo modo avrai sempre sotto controllo i prelievi giornalieri di energia e la potenza assorbita dai dispositivi che usi regolarmente nel tuo quotidiano. Il tutto permetterà così ogni utente di ottenere un risparmio importante sulla bolletta.

Rivoluzione delle rinnovabili in America: eolico e fotovoltaico al 10%

E’ in atto una vera rivoluzione delle rinnovabili in terra americana, anche se ogni cambiamento avviene con grande lentezza. Grazie all’EIA (Energy Information Administration) a stelle e strisce è stato possibile scoprire quali sono i dati di produzione dell’energia elettrica nel territorio federale degli States. I dati, che fanno riferimento al mese di marzo scorso, fanno emergere che per la prima volta solare fotovoltaico ed eolico sono riusciti a toccare quota 10% della produzione totale. Su base annua si sono fermati su un complessivo 7%.

Questa percentuale relativa a marzo ci dice che dentro a quel 10, maggior risposta arriva dall’installazione di impianti eolici. Sono poi seguiti da grandi impianti solari fotovoltaici che vengono montati a terra e infine dal fotovoltaico residenziale, che si applica direttamente sui tetti dei cittadini o di attività commerciali più piccole. Il fotovoltaico, in queste due versioni analizzate, hanno fatto registrare una produzione nazionale di energia elettrica che è pari al 2%.

Renault pronta per proporre batterie per accumulo domestico

Era il 2015 quando Tesla divenne la prima casa automobilistica a presentare sul mercato un prodotto utile per favorire l’accumulo di energia domestica. Il suo gioiellino si chiamava, e si chiama ancora, Powerwall. A distanza di un paio di anni questa iniziativa ha scosso il settore e ha portato altre case automobilistiche a proporre la propria personale soluzione. Dopo attente ricerche legate proprio alla mobilità elettrica e al sistema di accumulo, anche Mercedes, BMW e Nissan hanno deciso di scendere in pista. Oggi invece è il turno di Renault, che annuncia la sua collaborazione con Powervault. L’idea è quella di fabbricare un sistema di accumulo per appartamenti dei cittadini europei, dove le batterie arriveranno dalle Renault Zoe, e quindi saranno di seconda mano.

L’iniziativa Renault per le batterie di accumulo

Il progetto Renault è quello di non creare batterie nuove, realizzate appositamente per questo scopo. Si andrà invece a sfruttare una serie di pacchi di accumulatori che sono ormai considerati poco efficienti per le automobili. Pur non garantendo la ricarica corretta per un veicolo, la loro potenza è ancora così tanta da favorire l’accumulo per le abitazioni. In questo modo si prolunga l’uso di questi accessori prima di procedere al riciclaggio finale.

Batteria Renailt

Renault, per la vendita delle sue Zoe, ha scelto di offrire la batteria a noleggio a fronte di un canone mensile da pagare. In questo modo però la proprietà resta di casa Renault. Tra poco tempo le oltre 100.000 auto elettriche con batterie a noleggio saranno sostituite da una nuova versione da 41 kWh. E che cosa si può fare con l’enorme quantità di batterie ancora qualitativamente valide? Ecco che arriva l’idea: saranno trasformate in Powervault!

Il riciclo delle batterie e le polemiche

Il riciclo delle batterie usate per auto elettriche è un argomento che crea non poca polemica. Ma in realtà si tratta di un comportamento già adottato da BMW, così da prolungare la vita delle batterie, permettendo soprattutto agli utenti di risparmiare. Usando numeri e percentuali possiamo dire che i clienti del Powervault potranno avere un risparmio del 30% garantendosi però prestazioni di ottimo livello.

 Al momento il progetto è in fase di prova e le prime 50 unità saranno installate per un test in Gran Bretagna. Così sarà valutato il reale funzionamento dei Powervault di Renault. Nel giro di poco tempo saranno poi distribuite in modo globale in tutta l’Europa. Sì, non sarà mai come un Powerwall Tesla, ma il lavoro svolto è identico e l’installazione sarà più economica.

Mercedes lanciare le batterie Energy da 5 mila dollari

Mercedes è pronta a compiere un passo fondamentale in termini di progressi sulla mobilità elettrica. Da qualche settimana, infatti, l’azienda tedesca produttrice di auto si è concentrata sulle batterie Energy, sviluppate per favorire l’accumulo di energia elettrica che si ottiene dagli impianti fotovoltaici. Per sostenere questo progetto è in fase di definizione l’accordo con Vivint Solar, azienda specialista del fotovoltaico in terra americana.

L’idea di casa Mercedes è quella di poter prima lanciare le batterie, in via sperimentale, in Gran Bretagna, per passare poi alla commercializzazione in America. Il prezzo di vendita? Si parla di 5 mila dollari.

batteria mercedes

batteria mercedes

Mercedes sfida Tesla sull’energia del futuro

Con questo nuovo prodotto Mercedes lancia la sua sfida diretta a Tesla, che è già impegnata a produrre i Solar Roof, ovvero le tegole fotovoltaiche. L’azienda californiana, leader del settore auto elettriche, inoltre è stata la prima a lanciare l’idea di usare le batterie per accumulare energia pulita nelle case. E da qui spunta il progetto Mercedes!

La particolarità di un impianto di accumulo è quello di fornire energia utile per la ricarica di un veicolo con alimentazione elettrica, puntando su un sistema a emissioni zero. In tempi record l’azienda tedesca ha già progettato le prossime mosse da fare per arrivare a sostenere la vendita delle sue nuove batterie Energy direttamente negli States. Le vendite ufficiali partiranno dalla California in vista dell’arrivo della prossima estate.

Caratteristiche tecniche e prezzo della batteria Energy

Il lancio prevede un abbinamento del tetto fotovoltaico con la batteria Energy da 2.5 kWh. I 5 mila dollari spesi per l’acquisto della batteria comprendono anche l’installazione in casa. Per l’impianto di accumulo da 20 kWh, che si forma con più batterie che sono collegate tra loro, il costo proposto è di 13 mila dollari. L’offerta include anche gli inverter e le componenti necessarie per l’installazione completa.

La collaborazione con Vivint Solar permetterà a tutti gli acquirenti di poter sempre contare su una consulenza totale. Inoltre sarà la compagnia specialista del fotovoltaico a occuparsi della progettazione dell’intero impianto. Secondo le prime stime pare che l’installazione e la messa in funzione del sistema prevedano tempistiche davvero ridotte: si parla appena di due giorni.

Mercedes fornirà anche una garanzia di ben 10 anni sul sistema Energy e andrà anche a mettere in cantiere una versione che sarà ad alta tensione, in modo da lavorare anche su ambienti più grandi, fino ad alimentare anche negozi e uffici.

Batterie e fotovoltaico: analisi economica tra il 2016 e 2017

È davvero così importante installare un sistema fotovoltaico e residenziale? Quali sono i vantaggi di un sistema di accumulo e soprattutto quanto costano le batterie? Queste sono solo alcune delle domande che sorgono nella mente di quelle persone che cercano informazioni in merito all’indipendenza energetica. Sono cambiate davvero tantissime cose rispetto al 2016 poiché stiamo parlando di un settore in continua e costante evoluzione sia livello di prezzi di prestazioni. Vediamo allora di fare un punto sulla situazione attuale dell’energy storage.

Batterie più vendute: litio o piombo?

Secondo gli esperti sono ancora le batterie al litio a fare la differenza, non a caso occupano il 70% del mercato complessivo mentre il 30% è costituito da dispositivi al piombo. Questi ultimi sono sicuramente più economici ma riescono a durare molto meno, oltre ad essere anche più ingombranti rispetto a quelli al litio. Sono batterie che garantiscono buone prestazioni solo se riescono a mantenere almeno metà della loro capacità di accumulo nominale. Ma addentriamoci nel capitolo più interessante, ovvero quello dei prezzi!

Avviatori per auto: i migliori modelli del 2017

Può capitare di restare bloccati in autostrada con l’auto ferma e nessun numero di sicurezza da chiamare. Per evitare di imbattersi contro spiacevoli sorprese che possono capitare a tutti gli automobilisti, c’è un modo sicuro per viaggiare senza nessuna preoccupazione. La soluzione si chiama avviatore auto, un piccolo strumento che nel giro di pochi minuti ti aiuterà a far ripartire la macchina senza dover per forza contare sull’intervento di qualcuno. Abbiamo deciso di proporti una lista di booster che sono stati già valutati come i migliori per questa prima parte del 2017. In questo modo avrai la certezza di trovarti di fronte a un acquisto sicuro che ha riscontrato il giudizio positivo di numerosi utenti.

I migliori avviatori per auto del 2017

Uno dei modelli più interessanti è RAVPower RP-PB27, tra i best seller online. Ha una batteria da 14.000 mAh che permette di riavviare l’auto almeno 20 volte; ha una luce LED potente e due porte USB per ricaricare più dispositivi. Grazie alla sua versatilità ha conquistato numerosi utenti che ne hanno consigliato l’acquisto grazie anche il prezzo economico con cui viene messo in vendita. Monta un microchip sul suo cavo che ti protegge dal rischio di eventuali cortocircuiti.

Energia in casa made in Italy: ci pensa Green Energy

Tesla sarà anche un leader indiscusso del settore, ma per noi italiani vi è una nuova possibilità legata al settore delle fonti rinnovabili. Oltre al grande colosso guidato da Elon Musk, arriva l’italianissima Green Energy Storage (www.greenenergystorage.eu), azienda nata nel 2015 che ha comprato un brevetto da Harvard per poter poi sviluppare una nuova batteria. Questo oggetto andrà a utilizzare una molecola (che è prodotta dalle piante nella fase della fotosintesi) per accumulare energia, anche da fonti rinnovabili. Presidente di Green Energy è Salvatore Pinto, il quale vanta una carriera importante all’interno di prestigiose aziende come Olivetti, Pirelli, Telecom Italia, giusto per citarne alcune.

Tesla è al top, ma non è la sola

Secondo le parole usate dal suo presidente, pare che se Tesla viene riconosciuta a tutti gli effetti come l’azienda trainante del settore per l’uso di ioni al litio. Questi sono il meglio che si possa trovare sul mercato ma la tecnologia che utilizza Green Energy Storage non ha paragoni in termini di impianti domestici rinnovabili di grandi dimensioni. L’obiettivo è quello di rendere le batterie totalmente alcaline e non tossiche per una produzione su larga scala già nel 2020. Per arrivare a destinazione l’azienda made in Italy lavora ad oggi su una piattaforma basata sul chinone e sul bromo. Il primo è totalmente non tossico e sicuro, il secondo invece no.

Green Energy Storage

Green Energy Storage

Nel giro di pochi anni però potrà far evolvere la piattaforma fino ad ottenere per l’appunto una batteria che sia alcalina e sicura. Inoltre la società punta su un’offerta di costi molto bassi che saranno pari a 200 dollari a kilowattora.

Case svedesi alimentate Tesla: incentivi da 5 mila dollari

E’ tutto pronto: il primo Ministro svedese Löfven è pronto a presentare un piano di incentivi che si rivolge a tutte quelle famiglie che sono intenzionate a rinnovare la propria abitazione andando a inserire un sistema di alimentazione elettrica autonomo che porta il nome di Tesla. Si parla infatti di 5000 dollari per una Powerwall 2. In questo modo Löfven vuole viaggiare a grande velocità, portando il suo Paese a diventare il primo al mondo fossil-free entro il 2019.

tesla powerwall 2

tesla powerwall 2

Per renderlo possibile però è considerato indispensabile cercare di tendere la mano alle famiglie offrendo incentivi che coprano circa il 60% del costo di un Tesla Powerwall 2. Al momento però non si parla direttamente dell’unità power americana, ma è pressoché palese che essendo il solo contendente attivo nel settore, sono previsti dei benefici all’interno di questa nuova legge che andranno a sostenere il business di Elon Musk e delle sue energie rinnovabili.

Tesla punta su una batteria da 1.000 km

Non si ferma un attimo il CEO di Tesla Motors che ora si prepara ad annunciare un nuovo importante gioiello dell’azienda: Elon Musk parte all’attacco e rivela che il brand californiano sta per lanciare un’importante novità sul mercato delle batterie al litio. Secondo le prime informazioni si tratterà di un nuovo tipo di cella che arriverà a garantire un’autonomia massima che toccherà quota 1000 km con una singola carica. Questa è solo l’ultima di una lunghissima serie di progetti che Tesla ha già annunciato: non solo sale l’attesa per la Model 3, ma ci sono anche i nuovi SolarRoof, la PowerWall 2 per lo storage casalingo e ora questa batteria con capacità davvero da record.

Che cosa sappiamo di questa nuova batteria da 1000 km?

Fino ad ora Tesla ha seguito un atteggiamento simile a quello di molti altri costruttori, puntando su note celle 18650: il numero 18 rappresenta i millimetri di diametro e 65 sono invece i mm della lunghezza. Da queste celle si va a comporre poi una batteria che riuscirà ad avere una capacità che ha un valore che si aggira tra 1.500 e 3.000 mAh, quindi una densità energetica di circa 250 Wh/kg. La nuovissima batteria invece è la 2170 e quindi sappiamo che la cella è da 21 mm per 70 di lunghezza, capace di garantire quasi il 50% di volume in più, riuscendo così a raddoppiare la sua capacità fino a 5.750-6.000 mAh. In questo modo si potrà contare su un PowerWall molto più piccolo ma che avrà il doppio dei kWh a disposizione.

batterie tesla

batterie tesla

Questa nuova innovazione Tesla sarà facile da applicare su diversi contesti senza stravolgere i dispositivi realizzati. Se pensiamo per esempio alle sue vetture, sappiamo che Tesla potrà sfruttare lo stesso spazio subendo un piccolo aumento di peso, ma potendo contare su più di 100 kWh. In questo modo toccare quota 1000 km con una singola ricarica diventerà un vero sogno per ogni guidatore. Ovviamente però dobbiamo tenere ben a mente una questione importante: per arrivare a questo tipo di autonomia servirà anche un maggior tempo di ricarica un aspetto che potrebbe tra l’altro influenzare positivamente il costo al kWh. Per ora però non vi è ancora un’ufficialità, ma si parla solo per ipotesi: la stima parla di circa 150-190 dollari per kWh, mentre Musk punta a una soglia di 100 dollari. Questa nuova cella potrebbe permettere così di abbassare i costi e mantenere più basso il prezzo della Model 3.

Tesla e Fotovoltaico: Elon Musk presenta Solar Roof, il tetto solare del futuro

Tesla 2.0: possiamo provare a riassumere in questo modo il nuovo progetto della nota azienda automobilistica che ha presentato a Los Angeles tre nuove idee che andranno a cambiare il settore energia. Si parte con un’auto elettrica, si passa poi alla batteria domestica capiente e infine al tetto solare per alimentare la propria macchina. Il tutto è legato all’obiettivo di tagliare le spese della bolletta diventando così indipendenti. Elon Musk ha così inaugurato la seconda vita dell’azienda con la presentazione della seconda generazione di accumulatori Powerwall e del nuovo “Solar Roof“. Grazie alle scelte compiute fino ad ora Tesla, con la collaborazione di SolarCity, è pronta a diventare a tutti gli effetti un fornitore di eco-soluzioni integrate.

Elon Musk annuncia l’arrivo del tetto solare Tesla

Ormai Twitter ed Elon Musk sono diventati una cosa sola: il CEO di Tesla ha infatti usato il suo profilo sul noto social network per annunciare gli ultimissimi progetti legati alla nota azienda. Secondo il suo post il 28 ottobre sarà ufficialmente svelato il primo prodotto nato dalla collaborazione tra SolarCity e Tesla: si tratta di un tetto solare che prevede una batteria e un caricatore Tesla integrati. Già nel mese di agosto Musk aveva pubblicamente confermato l’intenzione di andare a realizzare un progetto innovativo lavorando direttamente nel campo dei pannelli fotovoltaici. Al tempo però non rivelò dettagli particolari. Una volta confermata però la fusione che unisce Tesla Motors e SolarCity il CEO dell’azienda automobilistica statunitense sembra essere pronto a esperosi, confermando il grande evento per il 28 ottobre.

Il tetto solare che sa di rivoluzione

Con questo prodotto Tesla vuole completamente cambiare la percezione che la clientela ha della sua azienda: non sarà più solo una società di auto ma diventerà così un fornitore di servizi eco-friendly in modo completo e totale.

tetto solare tesla

tetto solare tesla

Stando a quanto spiegato da Musk nel suo tweet, l’idea parte da un tetto solare che prevede una serie di particolari: per prima cosa il prodotto è rivolto a chi ha bisogno di un tetto completamente nuovo da applicare alla sua abitazione. La seconda particolarità è data dall’integrazione di una batteria per storage locale Tesla Powerwall 2.0. Prevede anche un caricatore Tesla che si pensa possa garantire così una fonte di ricarica utile per una vettura elettrica a costo zero.

Cambia il mercato dell’energia: scendono i prezzi delle batterie per l’accumulo

L’estate 2016 sarà ricordata anche per le continue previsioni che aprono le porte verso il futuro: vi è infatti grande attenzione rivolta ai sistemi di accumulo di energia. Si tratta di un settore che si concentra sulle batterie che permettono di immagazzinare l’energia prodotta da fonti rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico. A livello mondiale questa tecnologia ha preso il via grazie al fondatore di Tesla, Elon Musk, che presentò al mondo le proprie batterie PowerWall e PowerPack. Come potrai immaginare fino a qualche mese fa i prototipi erano considerati costosissimi, ma uno dei massimi limiti è legato alla totale mancanza di possibilità di sfruttare questi impianti durante la notte. Va detto però che con il passare del tempo i prezzi sono scesi in modo drastico.

Il “crollo” favorevole dei prezzi

Sia chiaro, qui non si vuole certo promettere di cambiare il volto del pianeta, ma si vuole puntare a fornire energia ovunque, compresi i villaggi remoti africani che non sono raggiungibili dalle reti convenzionali. Il prezzo per ora è un argomento che sta già regalando non poche soddisfazioni: secondo uno studio globale effettuato da McKinsey e dal partner italiano Paolo D’Aprile è emerso che nei prossimi 4 anni i prezzi per kilowattora si dimezzeranno passando da 350 a 200 dollari. E se prendiamo come obiettivo il 2025 si può arrivare a toccare 160 dollari; un risultato ottimo se pensiamo che nel 2010 si partiva da circa 1000 dollari per kilowattora. E il giro di affari che può sviluppare è davvero incredibile: solo negli Stati Uniti si ipotizza infatti un giro d’affari pari a 2,5 miliardi di dollari entro il 2020, praticamente una cifra che è sei volte più altra rispetto a quella ottenuta nel 2015.

Tesla town, Spunta un villaggio ecosostenibile in Australia

Elon Musk ha un’idea ben chiara in testa tanto che il sobborgo sostenibile di Yarrabend, realizzato nei pressi di Melbourne, è già stato soprannominato Tesla Town. E’ indubbiamente uno dei progetti più innovativi per un progetto rivolto alle città ecologiche, dove quindi vi sia un basso impatto ambientale. In questa zona ogni casa prevede un impianto fotovoltaico domestico sul tetto che viene collegato a una batteria domestica Tesla Powerwall. In questo modo possiamo dire che le scelte e lo stile di vita di questa cittadina australiana non è altro che un vero e proprio laboratorio di prova in modo da testare i noti sistemi di accumulo progettati dal Ceo di Tesla. In questo modo ci si trova di fronte a un completo sistema di controllo che consentirà di gestire non solo i consumi, ma di fare affidamento su una riserva energetica di 7 kWh.

Arriva in Italia Tesla Powerwall: cosa cambierà?

Una piccola rivoluzione sta per prendere il via in Italia, perché questa volta non staremo solo ad osservare ciò che accade attorno a noi: arriva la batteria agli ioni di litio Tesla Powerwall, che permette di conservare nelle proprie abitazioni l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici. Già negli Stati Uniti il progetto era stato presentato e accolto con grande entusiasmo poiché permetterà di conquistare grande indipendenza dai sistemi di energia tradizionali.

L’arrivo della batteria in Italia è stato reso possibile grazie a Sonepar Italia Spa che ha annunciato il lieto evento qualche giorno fa. Poco dopo l’arrivo dell’ufficialità il prodotto è stato presentato a Villafranca di Verona, all’interno del ‘Museo Nicolis dell’Auto, della Tecnica, della Meccanica’. Sarà proprio Sonepar a diventare così uno dei primi distributori che darà il via nel nostro Paese a questa rivoluzione nel settore del fotovoltaico sostenendo il sistema di accumulo di energia. Ma cosa non sappiamo ancora di questo metodo di stoccaggio dell’energia?