Categoria: Fotovoltaico

Inverter Fotovoltaico: cos’è e in che modo funziona

Hai sentito parlare di un inverter fotovoltaico ma non hai sufficienti informazioni in merito al suo funzionamento? Un inverter è dispositivo elettronico che ti permetterà di trasformare una corrente continua (CC), in una corrente alternata (AC). Tutto questo aiuterà ad avere in uscita una data tensione e frequenza. Viene usato per una vasta gamma di soluzioni che prevedono l’uso di energia per poter alimentare un dispositivo che funzioni con la rete dimestica, ovvero a 220Volt (in corrente alternata) con una frequenza pari a 50Hz.

In breve possiamo dire che l’inverter fotovoltaico ha la funzione di convertire la corrente fornita dalle batterie collegate al nostro impianto fotovoltaico in corrente 220 Volt alternata.

Inverter fotovoltaico, come funziona?

Il lavoro base dell’inverter è legato alla non facile trasformazione da CC ad AC, ma al tempo stesso monitora molte altre cose. Da un lato si occupa di invertire la corrente mentre va a controllare l’intero impianto, analizzando vari aspetti. Una delle prime cose che garantisce è la gestione dei moduli fotovoltaici che dovranno funzionare e offrire ottime prestazioni. Il tutto viene messo in relazione all’irraggiamento e alla temperatura. Del resto è l’intero impianto del fotovoltaico a dipendere direttamente dall’irraggiamento che riceve. Come seconda funzione va a controllare la rete pubblica e si assicura che l’impianto sia sempre sicuro.

Rivoluzione delle rinnovabili in America: eolico e fotovoltaico al 10%

E’ in atto una vera rivoluzione delle rinnovabili in terra americana, anche se ogni cambiamento avviene con grande lentezza. Grazie all’EIA (Energy Information Administration) a stelle e strisce è stato possibile scoprire quali sono i dati di produzione dell’energia elettrica nel territorio federale degli States. I dati, che fanno riferimento al mese di marzo scorso, fanno emergere che per la prima volta solare fotovoltaico ed eolico sono riusciti a toccare quota 10% della produzione totale. Su base annua si sono fermati su un complessivo 7%.

Questa percentuale relativa a marzo ci dice che dentro a quel 10, maggior risposta arriva dall’installazione di impianti eolici. Sono poi seguiti da grandi impianti solari fotovoltaici che vengono montati a terra e infine dal fotovoltaico residenziale, che si applica direttamente sui tetti dei cittadini o di attività commerciali più piccole. Il fotovoltaico, in queste due versioni analizzate, hanno fatto registrare una produzione nazionale di energia elettrica che è pari al 2%.

Batterie e fotovoltaico: analisi economica tra il 2016 e 2017

È davvero così importante installare un sistema fotovoltaico e residenziale? Quali sono i vantaggi di un sistema di accumulo e soprattutto quanto costano le batterie? Queste sono solo alcune delle domande che sorgono nella mente di quelle persone che cercano informazioni in merito all’indipendenza energetica. Sono cambiate davvero tantissime cose rispetto al 2016 poiché stiamo parlando di un settore in continua e costante evoluzione sia livello di prezzi di prestazioni. Vediamo allora di fare un punto sulla situazione attuale dell’energy storage.

Batterie più vendute: litio o piombo?

Secondo gli esperti sono ancora le batterie al litio a fare la differenza, non a caso occupano il 70% del mercato complessivo mentre il 30% è costituito da dispositivi al piombo. Questi ultimi sono sicuramente più economici ma riescono a durare molto meno, oltre ad essere anche più ingombranti rispetto a quelli al litio. Sono batterie che garantiscono buone prestazioni solo se riescono a mantenere almeno metà della loro capacità di accumulo nominale. Ma addentriamoci nel capitolo più interessante, ovvero quello dei prezzi!

Tesla e Fotovoltaico: Elon Musk presenta Solar Roof, il tetto solare del futuro

Tesla 2.0: possiamo provare a riassumere in questo modo il nuovo progetto della nota azienda automobilistica che ha presentato a Los Angeles tre nuove idee che andranno a cambiare il settore energia. Si parte con un’auto elettrica, si passa poi alla batteria domestica capiente e infine al tetto solare per alimentare la propria macchina. Il tutto è legato all’obiettivo di tagliare le spese della bolletta diventando così indipendenti. Elon Musk ha così inaugurato la seconda vita dell’azienda con la presentazione della seconda generazione di accumulatori Powerwall e del nuovo “Solar Roof“. Grazie alle scelte compiute fino ad ora Tesla, con la collaborazione di SolarCity, è pronta a diventare a tutti gli effetti un fornitore di eco-soluzioni integrate.

Elon Musk annuncia l’arrivo del tetto solare Tesla

Ormai Twitter ed Elon Musk sono diventati una cosa sola: il CEO di Tesla ha infatti usato il suo profilo sul noto social network per annunciare gli ultimissimi progetti legati alla nota azienda. Secondo il suo post il 28 ottobre sarà ufficialmente svelato il primo prodotto nato dalla collaborazione tra SolarCity e Tesla: si tratta di un tetto solare che prevede una batteria e un caricatore Tesla integrati. Già nel mese di agosto Musk aveva pubblicamente confermato l’intenzione di andare a realizzare un progetto innovativo lavorando direttamente nel campo dei pannelli fotovoltaici. Al tempo però non rivelò dettagli particolari. Una volta confermata però la fusione che unisce Tesla Motors e SolarCity il CEO dell’azienda automobilistica statunitense sembra essere pronto a esperosi, confermando il grande evento per il 28 ottobre.

Il tetto solare che sa di rivoluzione

Con questo prodotto Tesla vuole completamente cambiare la percezione che la clientela ha della sua azienda: non sarà più solo una società di auto ma diventerà così un fornitore di servizi eco-friendly in modo completo e totale.

tetto solare tesla

tetto solare tesla

Stando a quanto spiegato da Musk nel suo tweet, l’idea parte da un tetto solare che prevede una serie di particolari: per prima cosa il prodotto è rivolto a chi ha bisogno di un tetto completamente nuovo da applicare alla sua abitazione. La seconda particolarità è data dall’integrazione di una batteria per storage locale Tesla Powerwall 2.0. Prevede anche un caricatore Tesla che si pensa possa garantire così una fonte di ricarica utile per una vettura elettrica a costo zero.

Cambia il mercato dell’energia: scendono i prezzi delle batterie per l’accumulo

L’estate 2016 sarà ricordata anche per le continue previsioni che aprono le porte verso il futuro: vi è infatti grande attenzione rivolta ai sistemi di accumulo di energia. Si tratta di un settore che si concentra sulle batterie che permettono di immagazzinare l’energia prodotta da fonti rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico. A livello mondiale questa tecnologia ha preso il via grazie al fondatore di Tesla, Elon Musk, che presentò al mondo le proprie batterie PowerWall e PowerPack. Come potrai immaginare fino a qualche mese fa i prototipi erano considerati costosissimi, ma uno dei massimi limiti è legato alla totale mancanza di possibilità di sfruttare questi impianti durante la notte. Va detto però che con il passare del tempo i prezzi sono scesi in modo drastico.

Il “crollo” favorevole dei prezzi

Sia chiaro, qui non si vuole certo promettere di cambiare il volto del pianeta, ma si vuole puntare a fornire energia ovunque, compresi i villaggi remoti africani che non sono raggiungibili dalle reti convenzionali. Il prezzo per ora è un argomento che sta già regalando non poche soddisfazioni: secondo uno studio globale effettuato da McKinsey e dal partner italiano Paolo D’Aprile è emerso che nei prossimi 4 anni i prezzi per kilowattora si dimezzeranno passando da 350 a 200 dollari. E se prendiamo come obiettivo il 2025 si può arrivare a toccare 160 dollari; un risultato ottimo se pensiamo che nel 2010 si partiva da circa 1000 dollari per kilowattora. E il giro di affari che può sviluppare è davvero incredibile: solo negli Stati Uniti si ipotizza infatti un giro d’affari pari a 2,5 miliardi di dollari entro il 2020, praticamente una cifra che è sei volte più altra rispetto a quella ottenuta nel 2015.

Tesla town, Spunta un villaggio ecosostenibile in Australia

Elon Musk ha un’idea ben chiara in testa tanto che il sobborgo sostenibile di Yarrabend, realizzato nei pressi di Melbourne, è già stato soprannominato Tesla Town. E’ indubbiamente uno dei progetti più innovativi per un progetto rivolto alle città ecologiche, dove quindi vi sia un basso impatto ambientale. In questa zona ogni casa prevede un impianto fotovoltaico domestico sul tetto che viene collegato a una batteria domestica Tesla Powerwall. In questo modo possiamo dire che le scelte e lo stile di vita di questa cittadina australiana non è altro che un vero e proprio laboratorio di prova in modo da testare i noti sistemi di accumulo progettati dal Ceo di Tesla. In questo modo ci si trova di fronte a un completo sistema di controllo che consentirà di gestire non solo i consumi, ma di fare affidamento su una riserva energetica di 7 kWh.