Conto Termico: come funziona e chi può beneficiarne

Un importante contributo che può venire utilizzato sia dai soggetti privati che dalle pubbliche amministrazioni è dato dal Conto Termico. Questa soluzione permette alle imprese e agli enti pubblici di ottenere una precisa somma di denaro da utilizzare per rinnovare gli impianti come le caldaie. L’obiettivo è sostanzialmente quello di adoperare degli strumenti innovativi per rispettare l’intero ecosistema.

Cos’è il Conto Termico

Per mezzo del Decreto Ministeriale del 28/12 si è dato vita al Conto Termico, ovvero un apposito strumento che permette ai privati, alle imprese e più in generale alle Pubbliche Amministrazioni di eseguire interventi per l’efficientamento energetico. Per incentivare questa azione ogni anno lo Stato mette a disposizione dei cittadini, in possesso di determinati requisiti, un fondo da oltre 900 milioni di euro. 

Il Conto Termico vede come responsabile il GSE, meglio conosciuto come Gestore dei Servizi Energetici. Questa figura ha il compito di erogare tale contributo, andando ad analizzare i criteri e i presupposti dettati dalla legge. Stando alle ultime analisi svolte, il Conto Termico ha ottenuto un grande successo a partire dal 2019 con un sempre più elevato volume di richieste.

Requisiti necessari

Uno dei requisti ritenuti essenziali per poter sfruttare a proprio vantaggio il Conto Termico è dato dal possesso della così detta Certificazione Ambientale. Il documento in questione è stato voluto soprattutto dalla Comunità Europea che ha il compito di certificare il corretto svolgimento dei lavori. In particolar modo, la stessa deve andare a controllare che i compiti svolti non gravino in maniera pesante sull’ecosistema presente. L’obiettivo del Conto Termico è infatti quello di rispettare l’ambiente e favorire l’utilizzo di energie rinnovabili.

I beneficiari del Conto Termico

Coloro che possono disporre del Conto Termico sono essenzialmente due destinatari: i soggetti privati e le pubbliche amministrazioni. Nel primo gruppo rientrano ad esempio le imprese e cittadini, mentre nel secondo sono presenti le Cooperative di Abitanti e i vari Istituti Autonomi Case Popolari. Entrambe le figure possono presentare la domanda per il Conto Termico in modo autonomo oppure potrebbero scegliere di appoggiarsi alle Energy Service Company. Tali imprese fornisco delle prestazioni utili per mettere a punto degli interventi di riqualificazione energetica. 

Conto Termico
Conto Termico

La procedura per accedere al Conto Termico

I destinatari del Conto Termico possono accedere a questo contributo attraverso due distinte procedure: diretta o prenotazione.  La procedura diretta è riservata solamente ai soggetti privati, come imprese e cittadini mentre la Pubblica Amministrazione è tenuta alla prenotazione. I privati in particolar modo devono presentare la domanda presso il GSE prestando attenzione ai tempi necessari per il compimento dei lavori, che di norma non deve superare i 60 giorni. Nella documentazione stessa il cittadino dovrà indicare la tipologia di intervento effettuato allegando anche la documentazione relativa.

Le Pubbliche Amministrazioni possono ugualmente usare l’accesso diretto, compilando i moduli presenti all’interno del sito ufficiale del GSE, sempre entro 60 giorni dal termine dei lavori. Inoltre saranno tenute a specificare i compiti svolti mettendo a disposizione la documentazione. La procedura si presenta così praticamente identica ai soggetti privati.

Gli enti pubblici tuttavia possono avvalersi di un secondo metodo per ottenere il Conto Termico ovvero tramite prenotazione. In questo caso specifico è necessario presentare il progetto con preventivo al GSE e la domanda dovrà pervenire prima che vengono eseguiti i lavori di riqualificazione. Le Pubbliche Amministrazioni saranno tenute a stipulare un accordo di rendimento energetico e se entro 60 giorni la domanda verrà accettata, gli enti pubblici dovranno procedere con un’autodichiarazione nella quale si attesta l’inizio degli interventi. Lo stesso atto dovrà venire compiuto per decretare la fine dei lavori.

I documenti da allegare alla richiesta

Oltre alla richiesta, per poter ottenere l’accesso e tutti gli incentivi legati al Conto Termico, è fondamentale presentare al GES, tramite l’apposita procedura online, le documentazioni specifiche che attestino la regolarità dei lavori. In particolar modo fra di questi vi sono: la richiesta di concessione degli incentivi, corredata insieme alla copia di un documento d’indentità, la delega appartenente al soggetto responsabile nel caso in cui l’adetto è una persona terza, copia del contratto, fatture che attestino gli avvenuti pagamenti ed infine l’autorizzazione rilasciata dal proprietario.

Per compilare in modo corretto i moduli e le pratiche per richiedere il Conto Termico, il GSE ha precisato che colui che deve richiedere il rimborso deve essere lo stesso che ha provveduto a sostenere le spese necessarie per il progetto. Per tale ragione non possono venire presentate fatture che attestino il costo sostenuto da un altro soggetto, i pagamenti non sostenuti dal responsabile e tutte le varie ricevute di bonifici sempre non intestati al mandatario.

Come avviene la concessione del Conto Termico

Nel caso in cui con l’emissione della domanda non si siano verificati errori, la richiesta verrà accettata. Il contributo del Conto Termico viene corrisposto direttamente dal GSE con delle apposite rate annuali che variano da due fino a cinque anni. La durata tende infatti a variare in relazione al tipo di intervento che deve essere svolto, oltre che dalla sua dimensione.  Se l’importo assegnato non dovesse superare i 5.000 euro verrà erogato in un’unica soluzione.

Calcolo degli incentivi per il Conto Termico

Gli incentivi previsti dal Conto Termico variano dal 40% fino al 65% in relazione al tipo di costo che dovrà essere sostenuto. Le quote ingentive nello specifico corrispondono: fino al 65% per la ricostruzione e demolizione di edifici in nZEB, ovvero zero energy building, fino al 65% per sostituire impianti tradizionali con pompe di calore, apparecchi a biomassa e impianti solari termici, fino al 50% per le operazioni di isolamento termico, fino al 40% per coperture, isolamento di pareti, istallazione di schermature solari e adozione di speciali tecnologie dotati di building automation ed infine fino al 40% per lavori che comprendono la sostituzione di vecchie caldaie con quelle a condensazione. 

L’importo e l’intero contributo disposto per il Conto Termico, verrà cumulato insieme agli altri incentivi messi in campo dallo Stato e lo stesso finanzia le spese totali sostenute per l’attestato di prestazione energetica e la diagnosi energetica.

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