La pulizia dei pannelli solari è fondamentale per garantire la piena efficienza energetica degli impianti fotovoltaici. Tuttavia non è affatto banale e la sua difficoltà varia a seconda della tipologia dell’impianto. Ma cerchiamo di inquadrare meglio la questione. E’ risaputo che l’efficienza dei pannelli solari e fotovoltaici degrada in modo naturale nel corso degli anni al punto che di norma il calo di rendimento viene già considerato nel piano di ammortamento dell’investimento necessario all’installazione. Mantenere pulita la superficie da macchie, depositi di sabbia e polveri ed escrementi di volatili è però una attività indispensabile per contenere gli effetti del degrado nel corso del tempo.
Numerosi studi qualificati hanno dimostrato che la perdita di capacità di assorbimento dei pannelli sporchi si aggira tra il 5% e il 7%. Ma a seconda delle caratteristiche degli impianti e delle condizioni ambientali, può raggiungere in casi estremi anche il 20% di minor produzione energetica. La posizione e l’inclinazione sono infatti fattori che possono modificare notevolmente gli effetti negativi della sporcizia depositata sui pannelli.
Valutare la situazione
La pioggia certamente può aiutare a mantenere puliti i pannelli, ma può anche essere veicolo di polveri che rimangono depositate dopo l’evaporazione dell’acqua. Anche il vento può essere veicolo di sabbia e corpuscoli che possono intaccare il grado di pulizia delle superfici fotovoltaiche. Il periodo più delicato è quindi quello estivo quando le piogge diminuiscono di frequenza (anche se questo chiaramente è un bene per l’accumulo di energia) e la possibilità di depositi di polvere aumenta notevolmente.
La necessità di effettuare interventi di pulizia va valutata anche in base alle dimensioni dell’impianto, poiché una pulizia professionale svolta da una impresa specializzata rappresenta un costo che non deve superare la perdita di efficienza registrata. Basandosi sui modelli sviluppati dagli studi universitari possiamo ragionevolmente stimare che l’assenza di una pulizia periodica su un impianto di dimensioni famigliari (dai 3Kw ai 6Kw, per intenderci) può causare una perdita economica di 30-150 Euro l’anno a seconda del grado di sporcizia dei pannelli nella stagione estiva e della latitudine dell’impianto. In Italia, più si scende verso sud e maggiore è l’impatto economico negativo di una mancata pulizia.
Quando rivolgersi ad una ditta specializzata
Affidarsi all’intervento di una azienda qualificata conviene chiaramente quando si stima un danno economico superiore al costo della pulizia che in realtà dipende solo in parte dalle dimensioni dell’impianto in quanto per raggiungere in sicurezza un tetto vi sono costi fissi che non dipendono dalla grandezza dell’impianto ma solo dalla sua collocazione. A seconda delle condizioni di raggiungibilità il costo di un intervento qualificato può variare dai 20 ai 50 Euro a metro quadro.
Consigliamo quindi di rivolgersi ad una ditta specializzata quando l’impianto è collocato a terra oppure su un tetto calpestabile. Se i pannelli sono invece collocati su un classico tetto inclinato, la pulizia professionale risulta quasi sempre conveniente se l’impianto si trova nelle regioni meridionali con una esposizione al sole per larga parte dell’anno. In tutti gli altri casi occorre prima valutare il grado di sporcizia dei pannelli e le dimensioni complessive.
Sul mercato vi sono anche aziende molto serie che possono fornire una valutazione oggettiva della convenienza della pulizia dei pannelli in base alle caratteristiche dell’impianto. Una opzione da considerare è quella di effettuare la pulizia in occasione di interventi di manutenzione e riparazione da effettuare sul tetto o comunque sull’edificio interessato. In questi casi l’intervento di pulitura dei pannelli potrebbe beneficiare di un abbattimento dei costi fissi.
Come procedere in autonomia
Anzitutto occorre una attenta valutazione dei rischi per la sicurezza personale. Ovviamente l’attività va svolta esclusivamente di giorno. Non bisogna mai camminare su un tetto umido o bagnato (quindi dopo una recente pioggia o nevicata). Le condizioni atmosferiche favorevoli sono quelle di assenza di vento e nuvole. Occorre inoltre indossare scarpe antiscivolo e assicurarsi tramite cavi di ancoraggio a strutture portanti. Una volta accertata la piena sicurezza dell’intervento, per procedere è consigliabile l’uso di spazzole a rullo telescopiche. La superficie dei pannelli è molto delicata e quindi occorre utilizzare specifici detergenti dedicati a questo tipo di pulizia. Molti di quelli in commercio non prevedono il risciacquo, ma è fondamentale seguire scrupolosamente le istruzioni per evitare di lasciare residui che possano vanificare l’intervento.
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